giovedì 18 giugno 2009

Volata finale


Il count-down sta per terminare. Sulla rampa di lancio i due candidati sindaco, Gianni Mongelli ed Enrico Santaniello, aspettano con impazienza l’OK degli elettori. Nelle navicelle di entrambi stanno stipate le loro alleanze che sono state create ad hoc per sostenerli. Alcuni dicono che sono improbabili, altri, invece, plaudono al coraggio dei due duellanti per aver accettato di guidare coalizioni così arcobaleno che di più non si può. Da destra a manca per uno, e solo a Destra per l’altro. Fascio-comunisti gridano gli uni, semplicemente fascisti ribadiscono gli altri. Ma alla fine, quello che conta, è chi verrà scelto dal popolo foggiano, sulla base della maggiore credibilità espressa in campagna elettorale e, non per ultimo, di aver saputo “bucare” maggiormente lo schermo televisivo. Quelli che oggi dicono “nonècosì” domani dovranno necessariamente togliere l’avverbio di negazione e chiedere solamente l’impegno di guidare il Comune con abnegazione e soprattutto di mettere in un cassetto quella patina di arroganza che è venuta fuori durante la campagna elettorale.
Per guidare il Comune di Foggia al di la delle secche in cui si trova ci vuole semplicità nelle azioni, una giusta dose di fantasia, tanto coraggio e soprattutto fermezza nel non assecondare le volontà di chi si sente privilegiato o potente e vuole solo perseguire interessi personali.
Qui, a Foggia, è l’ora che tutto e tutti si debbono mettere in gioco. E’ l’ora di chiudere i conti con amministrazione stanche e capricciose, e svoltare verso la trasparenza degli atti, delle azioni condivise con maggioranze certe e determinate. E’ la città che lo vuole per risorgere, una volta per tutte.
La politica non è cosa astratta e, soprattutto, quella amministrativa deve e può essere la dottrina del possibile.
EffeTi.

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