Da ieri Gianni Mongelli ha preso possesso della poltrona di Palazzo di Città. Ha scambiato pur con qualche fatica la fascia tricolore con il sindaco precedente, Orazio Ciliberti, che si è detto ben felice di passare la mano ad un amico e compagno di politica (ma, ergo, il Gianni, non era astemio di cose politiche?).
Ora Gianni è lì, seduto su quella poltrona che scotta e dovrà cominciare a tirare fuori gli idranti per spegnere i fuochi ancora accesi e quelli che già stanno per “appicciarsi”. A cominciare da Lunedì prossimo per la cosiddetta "firma di cassa", cioè il passaggio del documento che testimonia la situazione contabile dell'Ente, con il dettaglio di entrate, uscite e disponibilità di contante in cassa. Qui i conti saranno facili e rapidi essendo nota la situazione finanziaria del Comune di Foggia. Saranno, semmai, i debiti a risultare difficili da conteggiare e risolvere. Comunque vadano le cose tra avanzi e disavanzi, si aspettano giorni caldi per il Gianni e non solo per il caldo che prima o poi dovrà pur scoppiare se è vero come è vero che già venti di turbolenza si stanno affacciando nelle marmoree stanze comunali. Venti di rivendicazione di cariche, di apparentamento e di appoggio. Comincia Sinistra e Libertà, il partito creato dal Governatore della Puglia Nichi Vendola, proprio quello che ha portato il Gianni sulla scena cittadina assegnandogli la Presidenza della Fiera di Foggia, e che ora già rivendica la primogenitura nella indicazione di Mongelli a candidato sindaco del centrosinistra. Sarà la verità? In genere chi è impegnato in una disputa si preoccupa della verità quanto il cacciatore si preoccupa della lepre. Ma intanto il Gianni va avanti con l’entusiasmo di un bambino che vede per la prima volta il mare, incurante delle onde che prima o poi si solleveranno all’interno della sua stessa maggioranza: Assessorati e Presidenti delle Agenzie comunali, Commissioni e Consigli di Amministrazione, insomma, posti al sole che nessuno vuole perdere.
Per adesso bocche cucite. Nessun nome viene pronunciato ma le indiscrezioni si susseguono di ora in ora. “Ho saputo che quello sarà a capo di quell’assessorato mentre quell’altro si beccherà quella presidenza” dice la gente che si ritiene sempre bene informata.
Noi intanto siamo per il chi vivrà vedrà e poi tireremo le somme sul lavoro fatto dal Gianni.
Per intanto, buon lavoro Signor Sindaco.
EffeTi
Ora Gianni è lì, seduto su quella poltrona che scotta e dovrà cominciare a tirare fuori gli idranti per spegnere i fuochi ancora accesi e quelli che già stanno per “appicciarsi”. A cominciare da Lunedì prossimo per la cosiddetta "firma di cassa", cioè il passaggio del documento che testimonia la situazione contabile dell'Ente, con il dettaglio di entrate, uscite e disponibilità di contante in cassa. Qui i conti saranno facili e rapidi essendo nota la situazione finanziaria del Comune di Foggia. Saranno, semmai, i debiti a risultare difficili da conteggiare e risolvere. Comunque vadano le cose tra avanzi e disavanzi, si aspettano giorni caldi per il Gianni e non solo per il caldo che prima o poi dovrà pur scoppiare se è vero come è vero che già venti di turbolenza si stanno affacciando nelle marmoree stanze comunali. Venti di rivendicazione di cariche, di apparentamento e di appoggio. Comincia Sinistra e Libertà, il partito creato dal Governatore della Puglia Nichi Vendola, proprio quello che ha portato il Gianni sulla scena cittadina assegnandogli la Presidenza della Fiera di Foggia, e che ora già rivendica la primogenitura nella indicazione di Mongelli a candidato sindaco del centrosinistra. Sarà la verità? In genere chi è impegnato in una disputa si preoccupa della verità quanto il cacciatore si preoccupa della lepre. Ma intanto il Gianni va avanti con l’entusiasmo di un bambino che vede per la prima volta il mare, incurante delle onde che prima o poi si solleveranno all’interno della sua stessa maggioranza: Assessorati e Presidenti delle Agenzie comunali, Commissioni e Consigli di Amministrazione, insomma, posti al sole che nessuno vuole perdere.
Per adesso bocche cucite. Nessun nome viene pronunciato ma le indiscrezioni si susseguono di ora in ora. “Ho saputo che quello sarà a capo di quell’assessorato mentre quell’altro si beccherà quella presidenza” dice la gente che si ritiene sempre bene informata.
Noi intanto siamo per il chi vivrà vedrà e poi tireremo le somme sul lavoro fatto dal Gianni.
Per intanto, buon lavoro Signor Sindaco.
EffeTi



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