domenica 14 giugno 2009

Ala acta est.



Oggi è finita anche a Foggia la corsa alle nuove parentele per i candidati al ballottaggio per la poltrona di Sindaco ed è successo quello che meno t’aspetti. Il capitano della squadra del PDL, Enrico Santaniello correrà con la sua solita compagine e senza “stranieri” a rafforzarla, ad eccezion fatta del vecchio leone mai domo che risiede a Destra, Agostinacchio, mentre il leader avversario, Gianni Mongelli, si avvarrà del contributo dell’80% delle forze che in prima battuta rientravano sotto la sigla dell’UDC e cioè la Rosa Bianca, le liste Lambresa Sindaco e Amare Foggia. Rimangono alla sbarra i Cristiani Uniti dell’ex sottosegretario del Governo di Centro Sinistra, Gianni Mongiello che, nonostante la quasi omonimia con il candidato Sindaco rifugge all’apparentamento e, incredibilmente anche l’Italia dei valori che si aggrappa, come scusante per il mancato appoggio, all’assenza di garanzia di discontinuità amministrativa tra questo raggruppamento e l’amministrazione precedente. Ci crediamo sulla parola anche se qualche dubbio rimane. Diceva l’Alighieri “che è bell’onor che s’acquista in far vendetta” e l’IDV qualche dente ce l’ha da cavare. Nonostante queste defaillance rimane per Mongelli la soddisfazione di aver raggiunto un risultato complessivamente pieno e insperato che almeno consentirà, a chi ha voglia di centrosinistra, di sognare per altri sette giorni.
Ai posteri, pardon, agli elettori, l’ardua sentenza.


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