Ad una settimana o poco più dal ballottaggio non si spengono ancora le discussioni su chi ha vinto o su chi ha perso nelle elezioni comunali di Foggia. Nei, pochi, comitati ancora aperti, c’è chi aspetta ancora le decisioni del tribunale in merito alle irregolarità riscontrate nei seggi vantando ancora speranze di essere tra gli eletti e c’è chi si dedica alle valutazioni sul perché si è perso e su come si è vinto. Meriti e demeriti delle due coalizioni sono esaminati attentamente al microscopio e esce un risultato a dir poco sorprendente: Hanno perso tutti. Ha perso il centro-sinistra che, pur vincendo ha visto diminuire abbondantemente il proprio consenso, vuoi per un andazzo nazionale, vuoi per colpa della precedente amministrazione di ugual colore a questa ma di grande litigiosità che non ha risaputo ripianare e denunciare precedenti disavanzi di gestione. Ha perso il Centro capitanato da quella che doveva essere candidata per la destra e che invece si è ritrovata a condurre le truppe maculate di tanti capi e capetti che l’hanno portata al ballottaggio con l’apparentamento di centro-sinistra risultato, alla fine, vincente. Ha perso la Destra, inaspettatamente, dopo una campagna elettorale con poche proposte ma tanti festini e festoni. Ha perso l’Amministrazione pubblica che doveva garantire legalità e rispetto delle giornate elettorali e che invece è sprofondata nel mare del caos. Hanno perso gli “attacchini” di manifesti elettorali che, incuranti delle sanzioni, hanno spadroneggiato sulle cose e sulla gente con un’arroganza senza pari.
La misura si è persa e alcuni, come diceva Shakespeare, si sono innalzati con il peccato e altri sono precipitati con la virtù.
Chi vivrà vedrà.
La misura si è persa e alcuni, come diceva Shakespeare, si sono innalzati con il peccato e altri sono precipitati con la virtù.
Chi vivrà vedrà.
EffeTI











