mercoledì 25 novembre 2009

I partecipanti al convegno


La Puglia e il suo Acquedotto



Convegno dedicato al più grande dei beni primari:l'acqua, che si terrà Venerdì 27 novembre alle 18,00 presso il Tribunale della Dogana, sede della Provincia di Foggia.

martedì 22 settembre 2009

E' un peccato essere iscritti al PD?



















Come possono gli altri dare valore a ciò che noi per primi non riconosciamo come importante? Non si capisce altrimenti la contrapposizione, che si sta riproponendo anche in queste ore, tra iscritti ed elettori. Un risultato, che non sta premiando il segretario uscente nei congressi dei circoli, non può portare allo svilimento e all’umiliazione di chi vi sta partecipando con passione, compresi tutti coloro che votano Franceschini stesso o per Marino. Sembra quasi che sia diventata una colpa essere iscritti al Partito Democratico! In queste settimane in migliaia di congressi si sta sviluppando una grande partecipazione con un ritorno, dopo mesi e mesi di assenza, di un’importante discussione politica, in una fase molto delicata per il nostro paese, e che vedrà il suo sbocco nelle primarie del 25 ottobre. Giorno nel quale siamo sicuri che ci sarà una grande mobilitazione popolare. Non si capisce perciò per quale ragione la prima parte del percorso congressuale debba essere derisa e delegittimata. Si stanno umiliando persone, ragazze e ragazzi, cittadini che vogliono essere protagonisti della vita e della democrazia interna del Pd, volontari che lavorano e danno l’anima tutto l’anno, affibbiando loro ingiustamente l’etichetta di apparato.

È solo grazie al lavoro di decine di migliaia di volontari se in tutto il paese è ancora possibile realizzare le feste del Pd; stiamo parlando di quegli stessi volontari che i leader del partito, che oggi definiscono «apparato » dichiarando inutile la loro partecipazione, non si stancano di ringraziare tutte le volte che tengono un comizio o un dibattito girando per le cucine delle feste e tentando talvolta di somigliargli. Non si può riconoscere così giustamente il valore dell’impegno di questi volontari e dire, qualche giorno dopo, che la loro opinione non conta nulla. Ed è sempre grazie a loro se siamo in grado di organizzare la presenza del partito sul territorio. Dovremmo essere tutti ugualmente orgogliosi di questo patrimonio di partecipazione e senso civico, tanto più in un’epoca in cui il rapporto tra i cittadini e la politica viveunmomentodi grave difficoltà.

Delegittimare questo passaggio, oltre che ingiusto, è irresponsabile. Se le percentuali si dovessero mantenere su questi livelli saranno comunque circa 350mila le persone che, alla fine, avranno partecipato ai congressi di circolo. Un numero imponente, sconosciuto in altri paesi europei, di persone che dimostrano cosa può essere in positivo la vita di un partito, e che stanno offrendo al paese un esempio di cosa vuol dire democrazia partecipata. È proprio lo sforzo di confronto tra le varie posizioni politiche e le diverse personalità che possiamo contrapporre a quei partiti, leaderisti se non padronali,comeesempio di trasparenza e di democrazia interna. Evitiamo di ripercorrere strade sbagliate di chi continua a coltivare l’idea, che non ci porterebbe molto lontano, di un partito liquido.

Contributo di Filippo Penati.

giovedì 23 luglio 2009

BARI E FOGGIA INVENTANO LA BUROCRAZIA A DISTANZA...


Visto che nessuno vuole trasferirsi dalle amministrazioni provinciali di Bari e Foggia alla neonata provincia Bat (Barletta- Andria-Trani), si sta pensando, incredibile ma vero, di creare una burocrazia a distanza. Gli impiegati di Bari e Foggia gestiranno le pratiche della Bat restando nelle attuali sedi.

martedì 30 giugno 2009

Vincitori e vinti, o viceversa?




Ad una settimana o poco più dal ballottaggio non si spengono ancora le discussioni su chi ha vinto o su chi ha perso nelle elezioni comunali di Foggia. Nei, pochi, comitati ancora aperti, c’è chi aspetta ancora le decisioni del tribunale in merito alle irregolarità riscontrate nei seggi vantando ancora speranze di essere tra gli eletti e c’è chi si dedica alle valutazioni sul perché si è perso e su come si è vinto. Meriti e demeriti delle due coalizioni sono esaminati attentamente al microscopio e esce un risultato a dir poco sorprendente: Hanno perso tutti. Ha perso il centro-sinistra che, pur vincendo ha visto diminuire abbondantemente il proprio consenso, vuoi per un andazzo nazionale, vuoi per colpa della precedente amministrazione di ugual colore a questa ma di grande litigiosità che non ha risaputo ripianare e denunciare precedenti disavanzi di gestione. Ha perso il Centro capitanato da quella che doveva essere candidata per la destra e che invece si è ritrovata a condurre le truppe maculate di tanti capi e capetti che l’hanno portata al ballottaggio con l’apparentamento di centro-sinistra risultato, alla fine, vincente. Ha perso la Destra, inaspettatamente, dopo una campagna elettorale con poche proposte ma tanti festini e festoni. Ha perso l’Amministrazione pubblica che doveva garantire legalità e rispetto delle giornate elettorali e che invece è sprofondata nel mare del caos. Hanno perso gli “attacchini” di manifesti elettorali che, incuranti delle sanzioni, hanno spadroneggiato sulle cose e sulla gente con un’arroganza senza pari.
La misura si è persa e alcuni, come diceva Shakespeare, si sono innalzati con il peccato e altri sono precipitati con la virtù.
Chi vivrà vedrà.

EffeTI

sabato 27 giugno 2009

Il Gianni al lavoro.





Da ieri Gianni Mongelli ha preso possesso della poltrona di Palazzo di Città. Ha scambiato pur con qualche fatica la fascia tricolore con il sindaco precedente, Orazio Ciliberti, che si è detto ben felice di passare la mano ad un amico e compagno di politica (ma, ergo, il Gianni, non era astemio di cose politiche?).
Ora Gianni è lì, seduto su quella poltrona che scotta e dovrà cominciare a tirare fuori gli idranti per spegnere i fuochi ancora accesi e quelli che già stanno per “appicciarsi”. A cominciare da Lunedì prossimo per la cosiddetta "firma di cassa", cioè il passaggio del documento che testimonia la situazione contabile dell'Ente, con il dettaglio di entrate, uscite e disponibilità di contante in cassa. Qui i conti saranno facili e rapidi essendo nota la situazione finanziaria del Comune di Foggia. Saranno, semmai, i debiti a risultare difficili da conteggiare e risolvere. Comunque vadano le cose tra avanzi e disavanzi, si aspettano giorni caldi per il Gianni e non solo per il caldo che prima o poi dovrà pur scoppiare se è vero come è vero che già venti di turbolenza si stanno affacciando nelle marmoree stanze comunali. Venti di rivendicazione di cariche, di apparentamento e di appoggio. Comincia Sinistra e Libertà, il partito creato dal Governatore della Puglia Nichi Vendola, proprio quello che ha portato il Gianni sulla scena cittadina assegnandogli la Presidenza della Fiera di Foggia, e che ora già rivendica la primogenitura nella indicazione di Mongelli a candidato sindaco del centrosinistra. Sarà la verità? In genere chi è impegnato in una disputa si preoccupa della verità quanto il cacciatore si preoccupa della lepre. Ma intanto il Gianni va avanti con l’entusiasmo di un bambino che vede per la prima volta il mare, incurante delle onde che prima o poi si solleveranno all’interno della sua stessa maggioranza: Assessorati e Presidenti delle Agenzie comunali, Commissioni e Consigli di Amministrazione, insomma, posti al sole che nessuno vuole perdere.
Per adesso bocche cucite. Nessun nome viene pronunciato ma le indiscrezioni si susseguono di ora in ora. “Ho saputo che quello sarà a capo di quell’assessorato mentre quell’altro si beccherà quella presidenza” dice la gente che si ritiene sempre bene informata.
Noi intanto siamo per il chi vivrà vedrà e poi tireremo le somme sul lavoro fatto dal Gianni.
Per intanto, buon lavoro Signor Sindaco.

EffeTi

venerdì 26 giugno 2009

Il congresso del PD si terrà l'11 Ottobre 2009


«Non dobbiamo aver paura del congresso». Dario Franceschini parla alla direzione del partito e conferma la sua candidatura all’assise di ottobre. Il segretario del Pd contesta chi chiede un rinvio spiegando che «lo statuto parla chiaro» e che in precedenza in molti addirittura avevano chiesto di fissare la data del congresso direttamente nello statuto. «Sarebbe un paradosso - dice franceschini - rinviarlo ora». Le assise si terranno dunque domenica 11 ottobre, le primarie il 25 dello stesso mese. Secondo il segretario un confronto vero, aperto, «anche su linee politiche diverse ci farà bene». E annuncia che in questi mesi proverà a garantire, da segretario in carica, la pienezza della vita democratica del partito pur sostenendo la propria candidatura all’assise. Il segretario, che era stato criticato da alcune componenti ( i dalemiani) per il riferimento al "vecchio" che non deve tornare, ha ribadito la sua idea di rinnovamento: "Penso di investire sulla forza straordinaria del nostro territorio: sindaci, amministratori, segretari provinciali e regionali, consiglieri comunali, presidenti di circolo e giovani parlamentari". Saranno loro che, se Franceschini sarà eletto, saranno messi nelle condizioni di crescere "verso ruoli sempre più alti di responsabilità nel partito nazionale".


Nonostante tutto e tutti è bello partecipare alla vita di partito.

VENERDI' SABATO DOMENICA



La festa di 'Foggia Capitale' ha inizio oggi, venerdì 26 maggio e si concluderà domenica 28 giugno in Piazza Cattedrale. Il nuovo sindaco di Foggia Gianni Mongelli ha voluto ringraziare la città e i cittadini regalando loro tre momenti di intrattenimento che avranno luogo in tre diverse zone del capoluogo. Il programma avrà inizio venerdì 26 maggio alle ore 21.00 in via Candelaro, nei pressi della circoscrizione, con l'esibizione del gruppo Cantanapoli che intratterrà il pubblico con il repertorio classico partenopeo portato alla ribalta dall'artista foggiano Renzo Arbore. Sabato 27 maggio alle ore 21.00, in piazza Giovanni XXIII al rione CEP, sarà la volta del gruppo Quelli di stasera che proporranno brani di musica leggera italiana. Infine, domenica 28 maggio alle ore 21.00 in piazza Cattedrale si esibiranno gli Ambeversità del segnale che animeranno la serata del centro storico con musica dance anni '70.

giovedì 25 giugno 2009

SBALLOTTAGGIO


Sui ballottaggi in province e città, al centrosinistra non è andata così male. In effetti poteva andare peggio, come dimostrano le parole di Franceschini, che ha parlato di «un risultato per certi versi inaspettato», tale addirittura da indicare che «è iniziato il declino della destra». Alla fine, riassumendo, la maggioranza al governo prevale in 33 province e in 13 comuni, mentre l’opposizione mantiene 29 province e 17 comuni capoluogo. Sostanzialmente, il paese è spaccato a metà. Nelle città più importanti il centrosinistra si conferma a Bologna, Firenze, Ancona, Bari e, inaspettatamente a Foggia dove partendo da un risultato del primo turno sconfortante (26% contro il 42% del centro destra) ha saputo ribaltare la situazione, grazie anche al massiccio astensionismo, infliggendo al centro-destra una sonora battuta d’arresto (53,4% contro il 29,580). Anche in questo caso, come in gran parte d’Italia, l’apparentamento con l’UDC e con una frangia proveniente da destra (qui l’aspetto è più originale) è stato determinante.Ma è il rilevante astensionismo che a Foggia ha fatto crollare ogni tipo di strategia politica e di alleanze possibili. Se il centrosinistra con l'aggiunta di altre formazioni "fuori area" ha sostanzialmente tenuto, il centrodestra con solo qualche adesione "soggettiva" e con il peso dei non votanti ha ceduto clamorosamente. Da qui deve partire ogni tipo d'analisi sulle ragioni del voto.
Viceversa, a Firenze, Matteo Renzi ha stravinto ma c’era da aspettarselo e la vera sconfitta per lui era stata dover andare al ballottaggio. Renzi ha detto di aver preso, questa volta, un voto su tre anche tra gli elettori di Valdo Spini [il candidato dei comunisti fiorentini] e di Ornella De Zordo [candidata dei comitati] e ha annunciato che andrà a pregare sulla tomba di La Pira. Michele Emiliano, a Bari, ha travolto il centrodestra: signorilmente ha evitato di calcare la mano su Patrizia D’Addario, candidata dal ministro Fitto nella lista "La Puglia prima di tutto",però venerdì ha urlato dal palco, alla chiusura della campagna elettorale: "Noi l’amore non lo paghiamo!"
Il centrodestra si è preso le province di Milano e Venezia e non è poco, ma vero è che la vittoria in nessuno dei due casi è stata trionfale. Guido Podestà per esempio ha battuto Filippo Penati con uno scarto di soli 4.626 voti. E Penati, politico di mestiere, ha commentato la sconfitta "rilanciando": "A Milano città si è aperta la caccia alla Moratti", ha tuonato, "anzi è lei a dover inseguire. La sfida è aperta!". Lui pensa già alle elezioni comunali del 2011, e non c’è nulla di male, però se vuole vincerle sarebbe meglio pensare al perché ha perso oggi. E dovrebbe cominciare a ragionare dai comuni dell’hinterland che hanno dato la vittoria a Podestà, uomo di Berlusconi, e dal rapporto con le sinistre. Al Nord, comunque, il centrosinistra mantiene quello che Repubblica chiama "qualche presidio importante": Padova e le province di Torino, Alessandria, Belluno e Rovigo.

Al centrosinistra va meglio al sud e, in Puglia, si affermano grossi comuni come Foggia e Bari ma non quelli di Lucera e San Severo, sin qui ritenute città se non rosse almeno rosate.
In Campania, ad esempio, su otto comuni al ballottaggio vince in quattro, a partire dal capoluogo Avellino e da Acerra [in provincia di Napoli]. Due le amministrazioni comunali campane che vanno al Pdl: Gragnano e Marigliano, entrambe in Provincia di Napoli. Due settimane fa, al primo turno, si profilava il disastro: il centrodestra aveva conquistato tutte e tre le province al voto [Napoli, Salerno ed Avellino] e cinque comuni su otto.

E adesso, buon lavoro a tutte le amministrazioni di ogni colore e ai posteri la prossima sentenza.

EffeTi

mercoledì 24 giugno 2009

Il ritratto della felicità